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Il Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna

Al centro del bacino occidentale del Mediterraneo, l’isola della Sardegna rappresenta, per caratteristiche ambientali, un fenomeno peculiare: gli elementi geologici, paleontologici e mineralogici, le rarità biologiche e gli endemismi, i popolamenti forestali e le zone umide, i paesaggi naturali spettacolari nella morfologia delle coste e dei rilievi interni, le cavità sotterranee e i reperti archeologici ne fanno un piccolo ma intero continente.
 Tuttavia, fra tali caratteristiche, sono gli aspetti geominerari quelli che hanno più intensamente scandito la storia sociale e culturale dell’Isola, in quanto, per varietà di minerali e consistenza dei giacimenti, hanno attirato l’interesse dei popoli mediterranei, dai tempi più remoti fino agli anni più recenti.
 La vocazione mineraria della Sardegna si manifesta nel grande numero di miniere sparse su tutta la superficie dell’Isola, di diverso valore produttivo, scientifico, culturale, ma tutte indispensabili per comprendere lo straordinario evolversi degli avvenimenti che, in più di 8.000 anni di ininterrotte vicende, hanno segnato la storia dell’utilizzazione del territorio da parte dell’uomo.
 L’attività mineraria della Sardegna ha coinvolto in primo luogo le comunità umane che si sono succedute nello sfruttamento delle risorse del sottosuolo; le tracce di questa industria, che ha influenzato le stesse vicende storiche dell’Isola, sono ben visibili nel territorio che ha subito profonde modificazioni che lo caratterizzano attualmente.
I lineamenti del paesaggio naturale sono visibilmente segnati dalla cultura materiale, dalle organizzazioni sociali e dagli insediamenti sorti intorno alle attività minerarie, che hanno generato nuove ed originali forme di paesaggio e di ambiente sociale e culturale, tali da caratterizzare vaste aree con una precisa identità di valore universale, unica e rappresentativa dell’intera regione geo-culturale mediterranea.  La chiusura dell’attività di miniera lascia un’eredità non solo di infrastrutture, macchine, fabbricati, nel contesto di paesaggi spesso spettacolari, ma anche di documenti ed archivi di indiscusso pregio, nonché di valori umani e capacità professionali, che costituiscono le radici di un’identità culturale di più generazioni da rispettare, salvaguardare e trasmettere.
 Il momento attuale segna un punto fondamentale nella transizione da una fase di sfruttamento del territorio durata quasi 8.000 anni, alla gestione integrata dello stesso, per pianificarne l’uso a vantaggio delle generazioni a venire, attraverso il miglior utilizzo delle risorse naturali, storiche ed artistiche, affinché non vada perduta una cultura plurimillenaria ed una professionalità di grande valore. In tale prospettiva si pone l’esigenza prioritaria di un progetto complessivo di salvaguardia e valorizzazione delle diverse aree minerarie, fondato sulle testimonianze scientifiche, tecnologiche, storiche e socio-culturali del lavoro minerario in Sardegna, i cui obiettivi tendano alla tutela di tali valori ed alla creazione di nuove opportunità di sviluppo per le comunità che si identificano nella cultura mineraria, ne sono eredi e tuttora parte integrante.
 Negli ultimi tempi, la normativa in materia di recupero dei siti, insieme alla necessità di provvedere ad interventi immediati, ed al diffondersi della cultura di salvaguardia ambientale hanno determinato l’avvio di alcune importanti azioni di risanamento e riqualificazione dei siti minerari e la stesura di numerosi progetti, orientati per lo più ad una destinazione museale-espositiva e turistica delle strutture recuperate. Tuttavia, a fronte di un patrimonio culturale e naturale di così particolare pregio e di grande potenzialità, qualora riconosciuto sul piano internazionale, la normativa nazionale e regionale, superando le attuali sovrapposizioni e carenze, dovrà contenere linee di programmazione e impegni finanziari capaci di consentire la pianificazione e la gestione di un nuovo assetto economico per l’intero territorio identificato e definito in base alle caratteristiche ed ai valori specifici di ogni singola area.

Gli obiettivi immediati del Progetto vanno quindi individuati nel riconoscimento da parte dell’UNESCO del valore collettivo ed universale delle aree minerarie della Sardegna, ed al tempo stesso nella programmazione di interventi di carattere comunitario, nazionale e regionale in grado di affrontare la pianificazione e la gestione del territorio individuato. In questa prospettiva, l’interessamento, il riconoscimento e la successiva costante collaborazione dell’UNESCO rivestono un’utilità tutta particolare, e sono indispensabili per la riuscita del Progetto.